Campanili

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Che vino berremo tra vent’anni? – Campanili n. 2

Viaggio nelle Langhe, dove la capacità di adattamento dei produttori di Barolo tiene testa agli effetti estremi del cambiamento climatico

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Francesco Maselli
e
NightReview
mar 29, 2024
∙ A pagamento

Monocultura. Non avevo mai ragionato su questo aspetto guardando delle colline ricoperte di vigneti: a prima vista, gli ondulati paesaggi italiani celebri per la loro bellezza, i loro colori caldi e la loro fusione con gli elementi circostanti trasmettono una sensazione di ordine “naturale”. Di naturale, però, la vite coltivata, educata e sfruttata per produrre vino ha ben poco. Ciò che deriva dall’uva è uno dei prodotti in cui la mano dell’uomo è più evidente, e in cui lo stile di un’area geografica, di una cantina o addirittura del singolo vigneto determina narrazioni e prezzi. È la bottiglia che crea valore, non il vino.

Colline vitate “dormienti”, Langhe, marzo 2024. Foto di Francesco Maselli

Nelle Langhe, è la bottiglia che ha reso i circa 1.800 ettari dove viene vinificato il Barolo i più costosi d’Italia: un ettaro, in media, vale circa 1,5 milioni di euro, con punte ancora più elevate come quella raggiunta nel 2018, quando un acquirente anonimo comprò mezzo ettaro per 2 milioni. Secondo il disciplinare, quell’insieme di norme che ne regolano la produzione, per poter inserire la rinomata denominazione “Barolo” sull’etichetta è necessario che il vino sia prodotto solo con uve Nebbiolo ed esclusivamente nel territorio di questi 11 comuni: una zona piccolissima, che vale soltanto 14 milioni di bottiglie l’anno, l’80 per cento delle quali destinato all’esportazione, eppure capace di diventare famosa in tutto il mondo.

Nonostante la ricchezza patrimoniale evidente, le aziende vitivinicole mantengono una caratteristica unica, che è anche parte del loro successo: molte sono piccole e a conduzione familiare. Spesso il proprietario è anche il massimo dirigente dell’azienda, lavora in cantina ed è anche il vignaiolo. Tutto vede e tutto conosce del suo vigneto, e si è accorto da tempo che il clima è cambiato molto, troppo rapidamente, un concetto che ho ascoltato più volte parlando con i produttori delle Langhe, dove ho trascorso alcuni giorni.

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