Campanili

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Un grande futuro, dietro le spalle – Campanili n. 6

Mentre la crisi demografica spopola i campanili e alza l’età media, la classe politica si adatta a una società che non vuole rivoluzioni

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Francesco Maselli
e
NightReview
mag 24, 2024
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I manifesti e gli slogan elettorali nei periodi prossimi al voto sono una componente abituale delle nostre città. Vi prestiamo attenzione in modo distratto, consapevoli che la loro funzione è legata all’avvertimento della scadenza elettorale più che al tentativo di convincere qualche indeciso. Un manifesto in particolare, tuttavia, ha attirato il mio interesse: quello di Forza Italia, con Silvio Berlusconi e Antonio Tajani mano nella mano che salutano un pubblico immaginario. L’idea colpisce perché uno dei due leader politici ritratti è morto da un anno, e la scelta di renderlo centrale nella comunicazione è emblematica di una certa tendenza a guardare indietro, al grande futuro dietro le spalle.

Foto di Mauro Scrobogna per LaPresse

Ma lo slogan racconta qualcosa di più profondo: “Una forza rassicurante”, si legge accanto al simbolo del partito. La scelta interpreta perfettamente la fase di stallo che sta attraversando l’Italia, con un’opinione pubblica sempre meno incline a grandi cambiamenti e soprattutto sempre meno interessata a guardare davanti a sé, e allo stesso tempo in cerca di rassicurazioni, appunto. Sospesa e indifferente, nella fortunata definizione trovata dal Censis nel suo rapporto annuale: una nazione di “sonnambuli”, incapaci di riconoscere processi sociali ed economici largamente prevedibili, in particolare quello demografico.

Sottovalutiamo, forse, quanto il declino della popolazione stia cambiando la società italiana, e quanto la cambierà nei prossimi decenni. Il dibattito è, anche giustamente, concentrato sulla crisi della natalità: nel 2023 sono nati soltanto 1,2 figli per donna, il rapporto più basso in tutta l’Unione europea, con conseguenze pesanti sul saldo naturale, cioè la differenza annuale tra morti e nuovi nati. L’anno scorso sono nati 379 mila italiani e ne sono morti 661 mila. L’Italia ha perso quasi un milione e mezzo di abitanti dal 2018. Come se la Liguria fosse scomparsa.

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